Recensione: "Viking. Le ossa di Aradal"


Buongiorno wordsbookiani!
Come state oggi? La scorsa settimana grazie al ponte di qualche giorno che c'è stato (almeno qui a Milano) ho avuto la possibilità di dedicarmi un po' alla lettura e sono riuscita a finire Viking. Le ossa di Aradal di Linnea Hartsuyker edito da Giunti. Mi piacciono moltissimo i romanzi nordici e non vedevo l'ora di scoprire la storia che la Hartsuyker aveva in serbo per me.


Vista la mia passione per tutto quello che sono i miti nordici e le storie sui vichinghi, non vedevo davvero l'ora di leggere Viking. Le ossa di Aradal e scoprire come la Hartsuyker abbia voluto raccontarci la vera storia di Ragnvald di Møre, braccio destro di Harald I Bellachioma, primo re di Norvegia. Già dalla trama ero molto incuriosita e mi aspettavo un romanzo ricco di azione e di battaglie. Devo ammettere che da un certo punto di vista sono rimasta un po' delusa. È un bellissimo romanzo che mescola bene quelle che sono le credenze e le leggi del popolo vichingo ma, almeno nella prima parte, è stata lento e molto descrittivo.

La storia è incentrata sulle vicende di Rangvald Eysteinsson e sua sorella Svanhild. Due personaggi molto forti caratterialmente, decisi a ottenere quello che desiderano. Se da un lato Rangvald combatte per ottenere quello che gli spetta, ovvero la terra che una volta era di suo padre e usurpata dal patrigno, dall'altra Svanhild lotta per essere libera in una società dove il suo ruolo viene visto sempre in relazione al potere del fratello.

Ogni pagina è carica di quello che è la missione di entrambi. In un alternarsi di voci narranti, siamo messi di fronte a quello che accade senza troppi fronzoli. Vero e crudo così come deve essere stata la vita dei vichinghi. Ci vengono mostrati molti personaggi secondari che servono ad amalgamare bene tutte le informazioni che ci vengono rivelate. I principali sono senza dubbio Harald (il giovane ragazzo che diventerà primo re di Norvegia) e Solvi, il nemico numero uno di Rangvald nonché la possibilità di liberà di Svanhild.

L'ambientazione è proprio quella che mi aspettavo. Paesi freddi, lande desolate ma allo stesso tempo insediamenti che crescono e che cercano di seguire quelle che sono credenze secolari. Adoro quando la storia si perde in quello che sono i riti e le superstizioni di questo popolo. Ho adorato la serie televisiva Vikins e per un certo verso questo romanzo mi ha fatto immaginare i villaggi visti in tv, regalandogli una nuova storia.

Nonostante il libro racconti la storia di come Harald sia diventato il primo re di Norvegia è comunque una storia ben romanzata e lontana dalla biografia. Alla chiusura dell'ultima pagina ero soddisfatta della lettura, come dicevo all'inizio mi aspettavo molta più azione e adrenalina ma è stata comunque una piacevole lettura.


Il mio giudizio: 3.5/5

★ ★ ★ ½ ☆

E voi cosa ne dite, lo leggerete? Lo avete già letto?
Ciaoooooo!!

Clarissa

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